La marmellata di cipolle sta conquistando un numero sempre crescente di palati, che ne apprezzano il gusto agrodolce e si divertono ai fornelli sperimentando abbinamenti insoliti e raffinati.
Come si utilizza la marmellata di cipolle?
Per assaporare appieno l’unicità di questa confettura, l’ideale è stenderne un velo sottilissimo sul pane tostato, realizzando delle bruschette diverse dal solito da servire come antipasto. Ma l’abbinamento più “gettonato” è sicuramente con i formaggi, sia freschi che a media o lunga stagionatura: se da un lato, infatti, l’agrodolce esalta la delicatezza di ricotta e caprino, dall’altro bilancia il carattere importante di pecorino e tome stagionate. Un’accoppiata gourmet è quella con il Gorgonzola morbido, da spalmare sulle tartine e completare con un cucchiaino di composta.
La marmellata di cipolle è ottima anche dare un tocco in più ai crostini con il paté di fegato d’oca o di fegatini di pollo, oppure per impreziosire il bollito di carni miste.
Le “ultime frontiere” della gastronomia suggeriscono di servirla persino con il pesce, come fanno lo chef Umberto Vezzoli – che su Alice TV che ha proposto una bruschetta con filetti di sgombro e confettura di cipolle – o di altri famosi cuochi che la accompagnano a una tagliata di tonno fresco.
È sicuramente un prodotto di nicchia: per il suo gusto così singolare viene, infatti, realizzata soltanto a livello artigianale, da piccole aziende perlopiù a gestione familiare.